Non pretendo che qualcuno mi creda (2023)
Fernando Frias.
L'autunno è la primavera dell'inverno. Appunti e ricordi sul (mio) cinema.
Celine Song.
Pepe Danquart.
L'impietoso ritratto di un laido usuraio che si innamora di una giovane miss in procinto di sposarsi.
La buona fotografia di Bigazzi, il tocco grottesco-surreale e certe inquadrature ricercate creano un'alchimia interessante fra forma e sostanza.
Convincente affresco di Sorrentino sulla piccolezza umana, con un gigantesco Giacomo Rizzo.
Appasionante, delicato, commovente, spiazzante.
Una storia incredibile.
L'amicizia profonda tra una pittrice ed il ladro che le rubò dei dipinti.
Da non perdere.
Penetrante, rigoroso, organico.
Un titolo semplice per un film che invece racchiude un'idea di un sentimento e di come ci nutre o ci distrugge.
Con una bella fotografia ed una suggestiva ambientazione rurale.
Ma, soprattutto, con una coppia di attori in gran forma.
Banjong Pisanthanakun, Parkpoom Wongpoom.
Un veterano di guerra decide di vendere mele ai
mercati generali, in mezzo a tipi loschi, fatica e truffe.
Tra noir e dramma sociale, uno sguardo pessimistico in un ambiente poco frequentato dal cinema americano.
Un film valido, originale e temerario, con un canagliesco Lee J. Cobb ed una bella fotografia.