Margarita with a Straw (2014)
Shonali Bose and Nilesh Maniyar.
Lilith - La dea dell'amore (1964)
Robert Rossen.
Ivano De Matteo.
Shonali Bose and Nilesh Maniyar.
Lilith - La dea dell'amore (1964)
Robert Rossen.
Ivano De Matteo.
Il matematico cinquantenne René Rupnik ha idee precise sulla donna ideale...
Ritratto di un outsider sociale e collezionista ossessivo.
Documentario tv del grande Ulrich Seidl.
Amaro, dolente, pudico.
Uno studente prova a salvare una ragazza ebrea dalla deportazione nascondendola nel suo palazzo.
Una regia attenta, un'atmosfera incalzante e la buona prova del cast valorizzano l'opera.
Originale, calibrato, intelligente.
Amara parabola sulla ricerca della verità.
Un film che cambia abilmente registro, tra i toni iniziali della commedia a quelli più seri della seconda parte, senza mai scadere nel banale.
Promettente opera prima di Evan Morgan.
Jim Strouse.
Anthony Asquith.
I primi passi del grande maestro visionario nel mondo dell'arte, prima nella pittura, poi nel cinema.
Interessante, discreto, garbato.
Emigrati italiani in Germania provano a fare fortuna ricorrendo all'imbroglio attraverso una professione ormai scomparsa.
Non è il miglior Rosi, ma è da vedere e rivalutare.
Peculiare, sperimentale, affascinante.
Esteticamente curioso e multiforme.
Un avvocato avventuriero alla ricerca di un nuovo regno nel Cile del XIX secolo.
Ispirato alla vita di Orélie Antoine de Tounens.
Elene Naveriani.
Ainhoa Rodríguez.
Marianna Brennand Fortes.
Amaro, intrigante, malinconico.
Notevole storia hardboiled con Hackman nei panni del disilluso detective.
Arthur Penn che continuava a scuotere il granitico Mito americano.
Frenetico, incisivo, tragicomico.
Le contraddizioni dell’Italia del boom economico, allegra, sfrontata e un po' cialtrona.
Antieroi circondati da personaggi vari, la cui grottesca mostruosità è esaltata da una profetica precisione sociologica.
Un piccolo villaggio indiano lotta contro gli abusi del governatore capitalista.
Un film di resistenza, tecnicamente notevole per l'epoca.
Dove l'espressionismo tedesco incontra il realismo indiano.
Primo film dell'India ad essere premiato a Cannes ma che, in patria, non è mai uscito.
Cupo, ansiogeno, serrato.
Pregevole noir notturno dai toni lividi ben scritto e diretto da Andrea Di Stefano.
Convincente sia l'atmosfera che la colonna sonora, come tutto il cast.
Ibrahim Nash'at con coraggio ci mostra l'Afghanistan dopo il ritiro delle truppe americane seguendo uno dei leader talebani.