Un regno bizzarro e poco conosciuto, dal potenziale interessante.
I miceti e le loro incredibili forme e funzionalità, ma soprattutto, i segreti che potrebbero custodire.
Un regno bizzarro e poco conosciuto, dal potenziale interessante.
I miceti e le loro incredibili forme e funzionalità, ma soprattutto, i segreti che potrebbero custodire.
Garbato, leggero, piacevole.
Amore, sessualità e amicizia non hanno età.
E neppure certe fantasie erotiche...
In un appartamento fatiscente un vecchio, che non si arrende allo sfratto, decide di vivere nascosto in un angolo della casa che ha chiuso costruendo un muro.....
Sorprendente opera di Bianchini che abbandona l'horror per dare vita ad un dramma psicologico sulla disperazione, sulla solitudine e sui sensi di colpa.
Una interessante rarità nel povero panorama recente del cinema italiano.
Solido, realistico, dolente.
Dramma familiare dal finale inatteso, con la brava e sensuale Jeon Do-yeon ed un grande Choi Min-sik.
Talentuosa opera prima di Jung Ji-woo, priva di concessioni tipiche del genere.
Teso, incalzante, onesto.
Efficace thriller on the road con un buon Kurt Russell ed un ottimo J.T. Walsh, uno dei migliori caratteristi hollywoodiani, scomparso troppo presto.
La trama non è originale ma Mostow riesce a costruire un autentico gioiello di azione e suspense.
Documentario su Gerald Blanchard, il ladro che rubò la 'Stella' di Sissi.
Una delle menti criminali più creative, calcolatrici ed esperte della storia moderna.
Raffinato, umanista, malinconico.
Frantz: un nome, un rimorso, un ossessione, un allusione e il fraintendimento.
Bel melodramma di Ozon, che non tradisce i suoi estimatori.
Cosa nascondono gli scantinati borghesi dell’Austria?
Cimeli nazisti, toys erotici e set sadomaso, poligoni di tiro, surrogati di prole.
Seidl prosegue l'analisi sulla società del suo paese con cinica lucidità.
La realtà, scomoda, dell'Italia dove il boom economico e l'evoluzione dei costumi dei primi anni '60 non erano ancora arrivati.
Girato nel Gargano è un docufilm singolare, crudo, imperfetto ma sicuramente interessante.
Una società ancora arcaica, la linea clausurale tra donne e uomini, la festa sacro-pagana e sacrificale, il lavoro simbiotico con la natura spietata.
Da recuperare.
Originale, incalzante, avvincente.
Un morto assassinato e affetto da peste e la polizia che cerca di circoscrivere il contagio.
Notevole film di Kazan, a metà tra il noir ed il thriller.
Ottime le prove attoriali, tra cui spiccano quella di Zero Mostel e di Jack Palance.
Teso, potente, necessario.
Il sequestro dell'ambasciatore americano ai tempi della dittatura brasiliana.
Una piccola grande vittoria della resistenza contro l'oppressione.
Un biopic che non parte mai, intrappolato in un corridoio infinito...
Racconto surreale, reiterato e ripetuto, con variazioni e libertà di soluzioni.
Non il miglior Dupieux ma non privo di trovate geniali.
Grottesco, incalzante, cinico.
Una commedia nerissima che si trasforma in un incubo ansiogeno.
Altro tassello interessantissimo nella filmografia del talentuoso Caye Casas.
Gradevole, coinvolgente, ingegnoso.
Noir psicologico con un personaggio in preda a pericolose ossessioni.
Opera giocata sull'equivoco e sul dubbio, ben diretta ed interpretata.
Thriller poliziesco ambientato in una sonnacchiosa cittadina di provincia.
Un'opera solida che si poggia sulle spalle di un malinconico e combattuto Benicio Del Toro.
La regia attenta ed essenziale ed un cast in discreta forma danno valore al risultato finale.
Criptico, surreale, onirico.
Con certi squarci grotteschi.
Opera personalissima di Avati che già lasciava intravedere la sua passione per l’occulto, l’horror e l’insolito in generale.
Non tutto funziona a dovere ma è sicuramente interessante.
Shonali Bose and Nilesh Maniyar.
Lilith - La dea dell'amore (1964)
Robert Rossen.
Ivano De Matteo.
Il matematico cinquantenne René Rupnik ha idee precise sulla donna ideale...
Ritratto di un outsider sociale e collezionista ossessivo.
Documentario tv del grande Ulrich Seidl.