Rigoroso, accusatorio, lacerante, crudo.
Possente apologo antimilitarista, con un finale indimenticabile.
Uno dei titoli storici del "revisionismo" western.
Rigoroso, accusatorio, lacerante, crudo.
Possente apologo antimilitarista, con un finale indimenticabile.
Uno dei titoli storici del "revisionismo" western.
Agrodolce, semplice, fresco, spontaneo.
Una commedia spensierata e mai banale che ha il notevole pregio di divertire con garbo.
Una calda favola estiva.
Basato su un famigerato incidente del 1960, in cui il figlio quattordicenne di un impiegato statale
divenne il primo minorenne condannato per omicidio sotto il nuovo regime taiwanese post-giapponese.
Sullo sfondo dell'immigrazione cinese, del governo militare, del rock & roll e delle bande di strada in guerra,
Edward Yang dipinge delicatamente il ritratto del ragazzo, della sua famiglia e dei suoi amici.
Splendidamente ritmato e diretto in modo impeccabile, il film è una pietra miliare del cinema made in Taiwan.
Ettore Scola.
Allucinato, ammaliante, ancestrale.
Atipicamente soleggiato.
Un lungo rito pagano poeticamente crudele e liberatorio.