Periferico, sensibile, essenziale.
Un road movie atipico, una storia di amicizia tra un giovane e un cavallo da corsa in tramonto.
Buona cura dell'ambientazione, ottimo Charlie Plummer, bella la fotografia.
Un film discreto.
Periferico, sensibile, essenziale.
Un road movie atipico, una storia di amicizia tra un giovane e un cavallo da corsa in tramonto.
Buona cura dell'ambientazione, ottimo Charlie Plummer, bella la fotografia.
Un film discreto.
Elegante, magnetico, inesorabile.
Il nero dell’anima sul palmo di una mano.
Una fiamma alimentata dalla cieca perversione morbosa di un colpo di fulmine.
Wilder, Chandler, Caine. Un trio d'eccezione per uno dei migliori noir di sempre.
Mafia-movie insolito, ma robusto.
Solida credibilità di personaggi e ambienti, caratteristi di valore, un buon ritmo sebbene non serratissimo.
Un Damiani ingiustamente sottovalutato che merita una riscoperta.
Anomalo, coraggioso, accattivante. subitaneo.
La fuga impossibile di un giornalista invaghito di una piromane schizofrenica.
Tecnicamente sublime, con un grandangolo così reiterato da assurgere a cifra stilistica.
Un'opera di grande ricchezza visiva, dove la poesia delle immagini fa dimenticare, forse, qualche lacuna della sceneggiatura.
Da recuperare.
La violenza del fanatismo religioso contro quella istituzionalizzata del potere.
Kevin Smith cambia genere ma non la sostanza: ridondanza dialogica, schizofrenia ritmica, acidificazione dei caratteri.
Il risultato è originale ed interessante.